mercoledì 13 gennaio 2016

ALI



 

1.     MANE' GARRINCHA (BRA)
 
 

 

 
2.     CRISTIANO RONALDO (POR)




 
 
 
 
 
4.     GEORGE BEST (NIR)

 
 
   
 
 
 
6.     RAYMOND KOPA (FRA)









  Kopaszewski all'anagrafe, é in realtà un attaccante a tutto campo, un trottolino formato bonsai che svaria su tutto il fronte d'attacco. Ala destra lo diventa per necessità, quando passa al Real Madrid e viene dirottato sulla fascia per non entrare in collisione con Di Stefano. Un cambio di ruolo che gli vale il Pallone d'Oro nel '58.



  
 

7.     KEVIN KEEGAN (ENG)


      Piccola e sgusciante ala destra con spiccate qualità offensive, vince 2 Palloni d’Oro (’78 e ’79). Una Coppa dei Campioni col Liverpool (e una finale persa con l’Amburgo) più 2 Coppe UEFA. 3 campionati inglesi (con 1 Coppa d’Inghilterra) e uno tedesco.
 
8.     LUIS FIGO (POR)

 

 
9.     MARIO ZAGALLO (BRA)

   Calciatore cerebrale e cartesiano in una squadra di giocolieri. Due volte Campione del Mondo ('58 e '62), sempre come equilibratore tattico e uomo di raccordo fra centrocampo e attacco. Con Pelé vincerà anche il Mondiale del '70, stavolta da allenatore.
 
 
10.  ROB RENSENBRINK (OLA)



   Suo il palo più famoso della storia: quello nella finale mondiale del '78, che avrebbe dato all'Olanda e al suo calcio avveniristico il meritato titolo di Campione del Mondo. E' uno dei pochi olandesi di quella generazione a dare il meglio di sé all'estero: nell'Anderlecht di Bruxelles, con cui conquista 2 volte la Coppa delle Coppe.

 
11.  DAVID BECKHAM (ENG)



 Calciatore glamour per antonomasia, è stato, gossip a parte, un ottima ala destra (ha fatto spesso anche il centrocampista centrale), in virtù di un cross secco e preciso come pochi. 1 Champions League e 1 Coppa Intercontinentale con il Manchester United, 6 campionati inglesi, 2 statunitensi, 1 spagnolo e uno francese.

 
12.  JAIRZINHO (BRA)

 


      Trequartista nel Botafogo, in Nazionale veniva dirottato sulla fascia destra per far spazio a sua maestà Pelé. Campione del Mondo nel ’70 (dove segna 7 goal, 3 in più dello stesso Pelé), semifinalista quattro anni dopo, vince una Copa Libertadores con il Cruzeiro.

 
13.  KENNY DALGLISH (SCO)

      Attaccante esterno, spesso seconda punta, è una leggenda del Celtic Glasgow e del Liverpool. Con gli scozzesi 4 campionati e 4 coppe nazionali, con i Reds (dove arriva per rimpiazzare l’idolo Keegan) 3 Coppe dei Campioni, 6 campionati e 1 Coppa d’Inghilterra.

 
14.  ARJEN ROBBEN (OLA)



 
 
15.  ALLAN SIMONSEN (DAN)


     Ala o seconda punta formato bonsai, ma tecnica e imprendibile. 2 Coppe UEFA con il Borussia Moenchengladbach, 1 Coppa delle Coppe con il Barcellona, 3 campionati tedeschi e altrettanti danesi.

 
16.  RAIMUNDO ORSI (ARG/ITA)




    Eroe dei due mondi, imperversa nell'Argentina degli anni '20 come ala sinistra di grandi doti realizzative. Arriva alla Juventus dopo un anno di naftalina (gli Agnelli avevano offerto a "Mumo" un sontuoso stipendio vietato per l'epoca), e vince 5 scudetti di fila, più il Mondiale, da oriundo, del '34.

 
17.  HELMUT RAHN (GER)

     Ala destra del Rot-Weiss Essen, affonda con una doppietta la mitica Ungheria nell’incredibile finale mondiale del ’54, passata alla storia come “Il miracolo di Berna”. 40 partite e 21 goal con la Nazionale tedesca.

 
18.  AMEDEO BIAVATI (ITA)

      Ala destra del Bologna “che tremare il mondo fa" e dell'Italia campione del Mondo nel '38, ha reso celebre il doppio passo o “paso doble” che dir si voglia. Con i felsinei 3 scudetti e un Torneo dell’Esposizione Mondiale di Parigi. Carriera breve, spezzata in due dalla Guerra.
 
 
19.  ALCIDES GHIGGIA (URU)

    L'uomo che spezzò il sogno di un paese intero. Suo il goal che toglie il titolo mondiale '50 al Brasile nel celeberrimo disastro del Maracanà. Penarol e Roma le tappe principali di una bella carriera.

 
20.  KURT HAMRIN (SWE)


     Ala destra minuta e scattante (presto ribattezzato “Uccellino”), viene notato in giovane età dalla Juventus. Troppo acerbo per palcoscenici del genere, ricomincia dalla provincia, dal Padova di Nereo Rocco, dove esplode definitivamente. Nove stagioni alla Fiorentina (1 Coppa delle Coppe), poi un finale di carriera col botto al Milan: Coppa dei Campioni, Coppa delle Coppe e scudetto. Gioca la finale, perdendola, dei Mondiali del ’58.
   
 
21.  GRZEGORZ LATO (POL)

    Attaccante esterno, riconoscibilissimo per la precoce calvizie, è un punto di forza della Polonia degli anni ’70 e ’80. Anzi, è l’unico di quella irripetibile generazione a percorrere tutto il ciclo che partendo dalla medaglia d’oro olimpica del ’72, porta alla Semifinale mondiale dell’82: in mezzo un’altra Semifinale mondiale nel ’74 e l’argento olimpico nel ’76.
 
22.  AMARO AMANCIO (SPA)




   Bandiera del Real Madrid anni ’60, con l’ingrato compito di non far rimpiangere l’invincibile armata di Di Stefano e soci. 1 Coppa dei Campioni, 9 campionati spagnoli, 3 Coppe di Spagna. Fondamentale il suo apporto alla vittoria della Spagna nell’Europeo casalingo del ’64.
 
 
23.  CARLOS PEUCELLE (ARG)




     Ala destra del River Plate, vince 2 Copa America con l’Argentina, perdendo tuttavia la Finale mondiale del ’30 contro l’Uruguay. Con il River (4 campionati)  prosegue fino agli anni ’40, tenendo a battesimo “La Maquina”, una delle generazioni più vincenti del club.
 
 
24.  FRANK RIBERY (FRA)




 
25.  JOHNNY REP (OLA)



 
     Prevalentemente ala destra, è uno dei grandi protagonisti dell’età d’oro del calcio olandese. 1 Coppa dei Campioni, 1 Coppa Intercontinentale e un campionato olandese, poi esperienze all’estero in Spagna e Francia (un campionato vinto con il Saint-Etienne, al fianco di Platini).
   
26.  RYAN GIGGS (GAL)




    Bandiera senza tempo del Manchester United, ha in pratica vissuto tutta l’epopea di Alex Ferguson, dal primo successo in Premier League (datato 1993), all’ultimo (2013). In tutto sono 13 i campionati inglesi vinti, più 2 Champions League, 1 Coppa Intercontinentale, 1 Mondiale per club e 4 Coppe d’Inghilterra.
 
 
27.  ZOLTAN CZIBOR (UNG)




     Ala sinistra dell’Honved e dell’Ungheria (nell’epica finale di Berna gioca però a destra), si adatta a incarichi spesso di copertura, a protezione dei fuoriclasse Puskas e Kocsis. Insieme a quest’ultimo, si trasferisce al Barcellona dopo la Rivoluzione Ungherese del ’56, senza brillare particolarmente.
 
 
28.  PIERRE LITTBARSKI (GER)

      Tre Campionati del Mondo disputati: due volte secondo e, infine, a Italia ’90, il trionfo. Ala destra minuta, dai capelli mechati in tipico stile anni ’80, ha giocato quasi tutta la carriera nel modesto Colonia, vincendo solo 2 Coppe di Germania.

 
29.  DRAGAN DZAJIC (YUG)

   Ala sinistra di grande talento, è la bandiera della Stella Rossa Belgrado a cavallo fra gli anni ’60 e ’70. Con la Yugoslavia si mette in mostro agli Europei del ’68, eliminando con un suo goal l’Inghilterra Campione del Mondo in carica, ma perdendo la finale, ripetuta dopo il pareggio del primo match, contro l’Italia.

 
30.  OMAR CORBATTA (ARG)



   Sgusciante ala destra del Racing Avellaneda, vince 2 volte la Copa America. La prima, nel '57, nelle vesti di assist-man al trio Angelillo-Maschio-Sivori, i famigerati "Angeli dalla faccia sporca".
  
 
31.  ENRIQUE GUAITA (ARG/ITA)

   Uno dei tanti oriundi dell'Italia campione del Mondo del '34. Ala destra della Roma, in Italia per la verità ci resta solo 2 anni, prima di fare furtivamente ritorno in Argentina al pensiero di dover prestare servizio militare per l'imminente Guerra d'Etiopia.
 
32.  KARL ZISCHEK (AUT)
 
    Ala destra della grande Austria degli anni '30, perde la contestatissima semifinale mondiale del '34 contro l'Italia di Meazza. Giocherà anche dopo la Guerra, conquistando nel '47 Campionato e Coppa nazionale con il Wacker Vienna.

 
33.  DANIEL BERTONI (ARG)

    Attaccante esterno, rapido e potente, si rivela precocemente vincendo, a neppure vent’anni, 3 Copa Libertadores con l’Independiente. Nel ’78 vince il Campionato del Mondo in casa, dopo di ché tenta l’avventura in Europa: Siviglia, Fiorentina, Napoli (con Maradona) e infine Udinese.

 
34.  LUIS CUBILLA (URU)

    Grande protagonista del calcio sudamericano degli anni ’60 e ’70, vince 2 volte la Copa Libertadores con il Penarol e una con gli acerrimi nemici del Nacional. In mezzo, una fugace esperienza europea al Barcellona e quattro stagioni al River Plate. Con la nazionale è semifinalista ai Mondiali di Messico ’70.
  
 
35.  ANGEL DI MARIA (ARG)



 
36.  MARIO BOYE' (ARG)




  Devastante ala destra del Boca Juniors e dell'Argentina anni '40, con cui conquista 3 Copa America consecutive. "El Atomico" sbarca in Italia, al Genoa, ma ci resta poco: 18 partite e 12 goal, prima di ottemperare ai desideri della moglie ("En Italia me muero"), nostalgica della vita di Buenos Aires.

 
37.  GARETH BALE (GAL)



 
38.  ANTONIN PUC (CEK)


     Ala della Cecoslovacchia finalista ai Mondiali del ’34, segna in Finale il goal che porta la partita ai supplementari (vinti poi dall’Italia). Bandiera dello Slavia Praga, con cui vince 1 Mitropa Cup nel ’38.
 
 
39.  PIET KEIZER (OLA)




     Ala sinistra dal  dribbling letale, é grande protagonista del calcio olandese agli albori del cosiddetto “calcio totale”. Di qualche anno più anziano , infatti, dei protagonisti della generazione d’oro, entra in rotta di collisione con Cruyff per la leadership nell’Ajax e conseguentemente nella Nazionale orange (ai Mondiali del ’74 gioca un solo match). 3 Coppe dei Campioni, 1 Coppa Intercontinentale e 6 campionati con l’Ajax, si ritira a soli 31 anni. 
 
 40.  BRUNO CONTI (ITA) 
      Ala in grado di giocare su entrambe le fasce, raggiunge l’apice della carriera ai trionfali Mondiali del 1982, dove si rivela uno dei giocatori migliori del torneo. Con la Roma vince l’anno successivo uno storico scudetto, perdendo ai rigori la Finale di Coppa dei Campioni contro il Liverpool.

 
 


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